A cura di Alice Fumero
Prefazione di Marie Schumann
2019 • italiano
Disponibile in versione cartacea e in eBook
«Un dono al mondo insieme raro e prezioso»
Marie Schumann
Il rapporto tra Clara Wieck Schumann e Johannes Brahms, durato ben 43 anni, è stato da sempre oggetto di una grande curiosità alimentata anche dalla distruzione, per loro volontà, di gran parte della corrispondenza. Nonostante ciò, si sono salvate oltre 700 lettere che, oggi, rappresentano un’occasione unica per restituire alla memoria la figura di Clara – straordinaria pianista, artista e donna ineguagliabile – e il ritratto inedito e intimo di un Brahms nei suoi primi anni di attività. Questa raccolta di lettere rappresenta una testimonianza eccezionale che permette di comprendere la profondità del legame tra i due musicisti e della loro intesa musicale. Un legame speciale, fatto sì di idee e di musica, ma anche, concretamente, di viaggi e concerti, di amici e incontri, di problemi e dubbi. La profonda amicizia che li legò permise loro di confidarsi gli aspetti più segreti e intimi: le insicurezze economiche (Clara rimase vedova a 37 anni e con sette figli a carico), i problemi di salute e di educazione dei figli, le questioni di ordinaria amministrazione domestica e, soprattutto, le profonde discussioni sul ruolo della musica e del musicista nella cultura.
L’epistolario fu pubblicato per la prima volta nel 1927 in tedesco (Briefe aus den Jahren 1853-1896, 2 voll., Breitkopf & Härtel, Leipzig); nello stesso anno fu pubblicata anche una versione inglese (Letters of Clara Schumann and Brahms 1853-1896, 2 voll., Longmans Green and Co., London) contenente una selezione delle lettere tedesche. Entrambe le edizioni furono curate dalla primogenita di Clara e Robert, Marie Schumann, e dal germanista e storico della letteratura Berthold Litzmann che curò, sempre sotto la supervisione di Marie Schumann, anche due biografie di Clara Wieck (Clara Schumann. Ein Künstlerleben nach Tagebüchern und Briefen, 3 voll. Breitkopf&Härtel, Leipzig 1902-1908; Clara Schumann. An artist’s life based on material found in diaries and letters, 2 voll. MacMillan & Co. – Breitkopf&Härtel, London-Leipzig 1913).
Il primo volume dell’edizione italiana (a cui seguirà un secondo e ultimo volume) è basato sull’edizione inglese (Letters…, 1927) ed è composto di 219 lettere (339 nell’edizione tedesca) che vanno dal 1853 al 1876. Come ha affermato la stessa Marie Schumann nella Prefazione «il Prof. Litzmann, attraverso la sua abile opera di disposizione e selezione, è riuscito in modo mirabile a regalarci un quadro coeso del rapporto di amicizia che percorse l’intera esistenza di queste due figure». Ed è grazie all’autorevole selezione di Litzmann che in questa edizione si è potuto restituire al lettore quel sotteso filo narrativo che unì le vite dei due musicisti.
L’edizione italiana non si limita a riprodurre le lettere tra i due musicisti, ma è arricchita di apparati utili alla comprensione del contenuto. All’edizione originale sono, dunque, stati aggiunti un’introduzione della curatrice; note a piè di pagina; gli alberi genealogici delle famiglie Wieck, Schumann e Brahms; un apparato biografico dei nomi più frequentemente citati; un indice delle composizioni e dei nomi.
Il proposito ultimo di questo progetto editoriale è quello di offrire anche al pubblico italiano questa preziosa testimonianza – «un dono al mondo insieme raro e prezioso» come lo definì Marie Schumann – attraverso la narrazione epistolare di due dei più importanti protagonisti della storia della musica occidentale che lasciarono traccia del loro pensiero musicale disseminando un’epoca con i germogli di una nuova estetica.
Clara Wieck Schumann (1813-1896). Sotto la guida del padre, Friedrich Wieck, iniziò la carriera pianistica all’età di otto anni. A soli ventitré anni sposò, contro il volere del padre, Robert Schumann del quale riconobbe il genio prima che si affermasse universalmente. Nei tredici anni di matrimonio partorì otto figli (uno dei quali morto prematuramente) per crescere i quali dovette sospendere la propria attività artistica. Dopo la morte di Schumann, però, Clara tornò a solcare i palchi di tutta Europa spingendosi fino in Russia e guadagnandosi l’appellativo di “Gran dama del pianoforte”. Fu interprete di quasi tutte le prime esecuzioni della musica per pianoforte di Robert Schumann e insegnante ricercata dagli studenti di tutto il mondo.
Johannes Brahms (1833-1897). Esponente del secondo romanticismo e la cui musica fu spesso contrapposta a quella dei “progressisti” Wagner e Liszt, è considerato il custode della tradizione classica a cui apporta tuttavia elementi di novità e modernità. Considerato un “genio” e un “eletto” da Robert Schumann, Brahms rimase legato per tutta la vita da un profondo rapporto di affetto e stima a Clara, sua musa, con la quale contribuirà alla promozione della musica di Schumann. Fu direttore di coro, prima alla Corte di Detmold e poi al Singakademie di Vienna, dove trascorrerà la maggior parte della sua vita.
Alice Fumero, laureata nel 2003 in Musicologia all’Università degli Studi di Pavia con una tesi sui concerti per pianoforte e orchestra Biedermeier di Hummel, Moscheles e Clara Wieck Schumann, si è specializzata in seguito in “Art & Culture Management” al Master TSM-Trento School of Management a Rovereto. Dal 2006 ricopre il ruolo di direttore artistico dell’Associazione “K.I.T.E.”, ideando e organizzando seminari, reading, concerti e spettacoli teatrali sul territorio piemontese. Dal 2011 insegna storia della musica in diverse associazioni e dal 2016 presso il Liceo “Carlo Botta” di Ivrea. Nel settembre 2019 ha costituito l’Associazione LeMus che si occupa di divulgazione musicale attraverso eventi e pubblicazioni. Nel 2021 ha conseguito una laurea magistrale in “Culture Moderne Comparare” all’Università di Torino con una tesi su Alexander von Humboldt e la letteratura ecologica. Dal 2022 insegna Storia della musica al Liceo Musicale di Rivarolo.
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